Come sarà il sistema dell’istruzione nel nostro Paese
La Commissione Cultura e Istruzione ha concluso la discussione sul disegno di legge 2994 del Governo, ora il testo è pronto per l’aula dove arriverà il 14 maggio prossimo.
Dopo 90 audizioni e circa 2000 emendamenti si può dire che gli articoli sono stati profondamente riscritti e il contributo più grande alle modifiche ed integrazioni e’ stato quello del gruppo del Partito Democratico.
Di seguito una piccola sintesi narrativa degli articoli come emendati dalla Commissione.
Articolo 1
Abbiamo ribadito che la nostra é la scuola dell’ AUTONOMIA, secondo la legge Berlinguer del 1999-2000, la 275, a cui non é mai stato consentito di vivere. Abbiamo quindi costruito un provvedimento in grado di dare gambe a questa legge che consente alle scuole di essere veramente flessibili e di potersi integrare ed aprire al territorio in cui sono inserite. Per fare questo il ddl offre finalmente alle scuole gli strumenti per:
1) l’ articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina,
b) il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari, tenendo conto delle scelte degli studenti e delle famiglie
3) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’ orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l’ articolazione del gruppo classe.
Articolo 2
Il Piano dell’ Offerta formativa, che diventa triennale in quanto ad esso sono programmate le risorse umane che la scuola avrà a disposizione, sarà disegnato in un nuovo modo: il dirigente formula gli indirizzi, il Collegio docenti lo elabora nella propria autonomia pedagogica e il Consiglio di Istituto (dove siedono insieme studenti, famiglie, docenti e personale Ata) lo approva. Questo serve a coinvolgere famiglie e studenti in maniera più attiva.
Il prossimo anno scolastico sarà di transizione.
In questo articolo si parla anche dell’Educazione degli Adulti, entro 60 giorni il Miur dovrà mettere mano al regolamento sui Cpia.
Articolo 3
L’ autonomia consente, attraverso l’ organico che finalmente ogni scuola avrà, che gli studenti possano personalizzare il loro percorso formativo. Ciò significa che almeno per il 20 percento delle ore annuali lo studente potrà scegliere quali discipline approfondire. Il curricolo dello studente sarà parte integrante dell’ Esame di Stato. Una scelta più consapevoli dei ragazzi potrebbe contribuire ad un abbassamento della dispersione scolastica.
Articolo 4
Abbiamo potenziato l’ alternanza scuola-lavoro, aumentandone le ore, estendendola anche ai licei, finanziandola per 100milioni di euro e per facilitare il contatto tra scuole e impresa abbiamo dato vita al Registro Nazionale delle imprese, che dovranno garantire trasparenza e formazione.
Su suggerimento degli studenti abbiamo accolto lo statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza. L’alternanza si potrà svolgere anche pressi enti pubblici, come i musei, per esempio.
Articolo 5
Investiamo 90 milioni nel digitale, in modo particolare nella formazione dei docenti per una didattica innovativa in coerenza con il Piano nazionale Scuola Digitale.
Articolo 6
Spariscono le Gae provinciali, nascono gli ambiti territoriali e le reti di scuole per gestire il personale e mettere in comune una serie di attività amministrative. Gli ambiti sono di dimensioni sub-provinciali e definiti sulla base della popolazione scolastica, della prossimità delle istituzioni scolastiche, delle caratteristiche del territorio (anche tenendo conto della specificità delle aree interne, montane, piccole isole, della presenza di scuole in carcere ed altre esperienze territoriali già in essere).
Per l’anno scolastico 2015-2016, gli ambiti territoriali avranno dimensione provinciale.
Il personale già in ruolo conserva la propria titolarità e che i sovrannumerari a richiesta confluiscono in un ambito territoriale.
Articolo 7
Il dirigente scolastico individua dagli ambiti territoriali i docenti che servono alla scuola. Li individua tra docenti solo di ruolo, tutti assunti a tempo indeterminato e che nessuno potrà licenziare.
I docenti inseriti in un ambito territoriale possono candidarsi nelle singole scuole di quell’ambito (o di un altro, qualora facciano richiesta di mobilità) e devono ricevere motivata accettazione o diniego, sulla base del POF della scuola e della coerenza o meno del CV dell’insegnante medesimo che, come previsto dal ddl, è pubblico.
E’ stato inoltre chiarito che è il docente ad accettare o meno la proposta di incarico del dirigente e a scegliere qualora gli pervenissero più richieste.
I dirigenti scolastici vengono valutati anche sulla base delle scelte che fanno. per fare questo é stato aumentato il contingente di ispettori. La retribuzione sarà connessa alla valutazione
Articolo 8
La commissione ha introdotto alcune novità riguardanti il concorso: si tratterà di un concorso bandito entro il 1° Ottobre 2015, per titoli ed esami, aperto ai soli abilitati all’insegnamento, che tiene conto del fabbisogno espresso dalle istituzioni scolastiche nei piani triennali dell’offerta formativa. Sarà riconosciuto specifico punteggio al titolo di abilitazione ed al servizio prestato a tempo determinato per almeno 180 giorni continuativi.
Sul tema idonei: coloro che sono inseriti nella graduatoria di merito del concorso 2012 saranno assunti a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica dal primo settembre 2016. La loro assunzione avviene nel limite dei posti dell’organico dell’autonomia vacanti e disponibili con priorità rispetto ad ogni altra graduatoria di merito.
E’ stato inoltre previsto un piano straordinario di mobilità sul 100% dei posti disponibili per l’anno 2016-17.
Articolo 11
Abbiamo introdotto un Comitato di Valutazione individuato dal consiglio di istituto, costituito da due docenti e due rappresentanti dei genitori o un rappresentante degli studenti e uno dei genitori per il secondo ciclo. Questo comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti.
Articolo 12
La prima versione del ddl prevedeva che, per recepire quanto previsto da una sentenza europea, i contratti di lavoro a tempo determinato nella scuola, su posti vacanti e disponibili (NB: sui soli posti vacanti e disponibili), non potessero superare complessivamente i 36 mesi anche non continuativi.
La Commissione ha introdotto la non retroattività della misura (essa vale per i contratti stipulati a decorrere dall’entrata in vigore del ddl), evitando così che coloro che sono inseriti in Graduatoria di Istituto e quindi non inclusi nel piano assunzionale straordinario possano continuare ad avere contratti a tempo determinato su posti vacanti e disponibili in vista del concorso.
Articolo 15
Il 5xmille avrà un fondo a sè non in competizione con il fondo stanziato per il terzo settore. E’ previsto poi un fondo di perequazione pari al 20percento (10milioni)
Articolo 17
La commissione ha previsto un piano straordinario di verifica, da avviarsi entro 120 giorni dall’entrata in vigore del ddl, della permanenza dei requisiti delle scuole paritarie per il riconoscimento della parità scolastica, con particolare attenzione alle scuole secondarie di secondo grado, cui viene ampliata la detraibilità delle spese di frequenza fino ad un massimo di 400 euro annui per alunno.
Articolo 18
si prevede che entro 60 giorni il MIUR pubblichi un bando per l’elaborazione di proposte progettuali per realizzare edifici scolastici innovativi. Almeno una scuola per Regione sarà realizzata con criteri innovativi capaci di affrontare le novità dal punto di vista tecnologico, dalla sicurezza al risparmio energetico
Articolo 19
oltre a tutte le misure per aumentare la sicurezza degli edifici con il recupero dei fondi ancora non spesi, si rilancia il ruolo dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica allargando la partecipazione anche alle organizzazioni civiche (Legambiente, Cittadinanza Attiva). Si prevede anche l’istituzione di una giornata nazionale per la sicurezza delle scuole.
Articolo 20
viene previsto un finanziamento di 40 milioni per effettuare indagine diagnostiche sugli edifici, in particolare quelli degli anni 60/70. Un fondo che potrà aiutare anche Comuni e Province (proprietari degli edifici) ad assolvere il compito di garantire la sicurezza degli edifici scolastici.
Come già detto il provvedimento andrà in aula ed è prevista l’approvazione entro il 19 maggio per poi passare al Senato.
Rimango a disposizione per iniziative ed informazioni che riterrete opportune.
On. Umberto D’Ottavio
nella newsletter allegata
con l’augurio di buona settimana. Rosanna Caraci segreteria/ufficio stampa.
Newsletter 103 del 11 maggio 2015