Il Consiglio Comunale dello scorso 28 aprile è stata l’occasione per discutere la mozione che aveva ad oggetto le occupazioni abusive a Collegno presentata dal gruppo consiliare “Centrodestra uniti per Collegno”, di cui potrete reperirne una copia cliccando qui.

In rappresentanza del Partito Democratico, e quindi della gruppo Maggioranza del Consiglio Comunale, ritengo doveroso fare alcune precisazioni. Abbiamo deciso di respingere questa mozione non perché non riteniamo essere corretti i presupposti sui quali questa si fonda, anzi. Siamo persuasi infatti che le occupazioni abusive sul nostro territorio non si debbano verificare e dove si materializzano debbano essere sgomberate, per due semplici motivi: ledono la sicurezza dei cittadini che abitano nelle vicinanze di questi accampamenti ma non solo le condizioni abitative di questi rifugi di fortuna non consentono a coloro che li abitano di vivere in condizioni dignitose. Ecco perché riteniamo indispensabile attuare oltre che uno sgombero immediato di dette aree, adoperarci per fare in modo che coloro i quali siano desiderosi di inserirsi nel nostro tessuto sociale ricevano un aiuto con dei programmi specifici di cui ovviamente solo l’ambito locale non può farsi carico.  Riteniamo che soprattutto il sistema Europa debba fare la sua parte, noi come Città di Collegno siamo stati sempre solidali verso certe situazioni di difficoltà e continueremo a farlo, nei limiti delle nostre possibilità, senza fare si che questo vada ad inficiare l’ambito della sicurezza in città.

E proprio a proposito degli sgomberi abbiamo già provveduto, come abbiamo ricordato a più riprese in Consiglio Comunale, a presentare e ad approvare una mozione depositata lo scorso 17 febbraio che ha fatto si fosse creata l’Ordinanza Sindacale numero 6 (di cui troverete copia cliccando qui) attraverso la quale abbiamo vietato l’accampamento abusivo su tutte le aree pubbliche del territorio comunale per un anno dalla sua emanazione (trattandosi di un provvedimento che risponde a una situazione di emergenza può essere rinnovabile di anno in anno). Si deve ricordare che anche la legge non consente di creare un’ordinanza urgente che sia valida per sempre, è necessario rinnovarla di anno in anno se ne ricorre la necessità. In seguito all’emanazione di questa Ordinanza abbiamo provveduto a sgomberare l’area occupata tra via Manzoni e via Sassi che risulta ad oggi libera da occupazioni in attesa di essere ripulita.

Per quanto concerne le aree private oggetto di occupazione che sono state menzionate all’interno della mozione presentata dal gruppo consiliare “Centrodestra uniti per Collegno” ovvero l’area erbosa tra viale Certosa e via Sassi e l’area Mandelli, l’amministrazione comunale non ha fatto altro che seguire la procedura di sgombero che la legge impone, per questo genere di aree. Non esiste infatti alcun presupposto giuridico che autorizzi l’ente pubblico, e quindi il Comune di Collegno, a sgomberare un’area privata a meno che all’interno della stessa, non si materializzino condizioni igienico sanitarie precarie oppure si verifichino al loro interno atti che possano andare a ledere la sicurezza pubblica (entrambe gli aspetti devono ovviamente essere accertati dalla forza pubblica). Quando si verificano questo genere di occupazioni l’amministrazione comunale non può far altro che informare i legittimi proprietari delle aree private di quanto avvenuto al loro interno. Anche questa fase è stata completata: pochi giorni fa abbiamo provveduto ad inoltrare la documentazione ai legittimi proprietari. Siamo fiduciosi che gli stessi si adopereranno, entro i termini stabiliti dall’ordinanza, per mettere in sicurezza gli spazi oggetto di occupazione.

Al momento non siamo a conoscenza di altre occupazioni abusive, ma continuiamo a monitorare il fenomeno attraverso l’operato delle forze dell’ordine attive sul territorio a cui va il nostro ringraziamento per il lavoro che giornalmente svolgono.

Di fatto quindi questa mozione non integra il lavoro che ormai abbiamo portato a termine poiché richiede al nostro Sindaco di impegnarsi nel fare cose che sono già state fatte. Rimaniamo comunque disponibili a voler collaborare con tutte le forze politiche che intendano contribuire nel migliorare le nostre idee sul tema con innovazioni utili per risolvere il problema in Città.

Gianluca Treccarichi