Con il termine anglofono “llittering” si vuole esprimere la cattiva abitudine che purtroppo hanno alcune persone, nell’abbandonare piccoli rifiuti in strada o comunque nei luoghi pubblici. Un termine inglese che purtroppo descrive una cattiva abitudine che si riscontra molto spesso nel nostro bel paese. Autorevoli organi di ricerca hanno provato a tracciare l’identikit dei cosiddetti “litter”, ovvero degli abbandonato seriali di rifiuti di piccola entità, per scoprirne abitudini e caratteristiche. Al di la dei tratti essenziali di questi soggetti, che poi sono da definire, a mio giudizio, dei semplici maleducati irrispettosi dell’ambiente, sono crescenti le indagini che verificano le conseguenze di questo continuo abbandono indiscriminato di piccoli rifiuti, specialmente per quanto riguarda i nostri (e non solo) mari. Proprio sull’inquinamento dei mari da plastica, il problema è così serio che alcuni giovani imprenditori per dare una mano all’ambiente e nel frattempo creare nuove opportunità di lavoro, hanno addirittura creato dell’iniziative imprenditoriali in grado di sfruttare e riutilizzare gli abbandoni, nei mari, proprio perché in grado di contare su un grande bacino di “risorse” ovvero di immondizia di plastica. A questo link vi posto un interessante articolo che ci fa capire quali tipi di piccoli rifiuti vengono maggiormente abbandonati nei luoghi pubblici.

Per combattere il littering cosa si può fare? Certamente contare su un miglioramento del livello di sensibilizzazione delle persone sul tema. Ove questo cambiamento si può provare a stimolarlo attraverso l’attuazione di iniziative lodevoli a livello locale, come quelle che vengono avviate periodicamente dalla nostra Amministrazione Comunale proprio nell’ambito della tutela dell’ambiente.

Personalmente penso che ciascuno di noi possa fare qualcosa, anche cambiando delle piccole abitudini personali. Domenica mattina ho deciso di fare un pò di attività fisica al parco e nel frattempo provare a ripulirlo dai piccoli rifiuti che ho trovato sul mio cammino. Questo è il “plogging” un’attività nata in Svezia che ha poi trovato terreno fertile in tanti paesi europei e non solo. Mentre si corre e ci si allena si ripulisce l’ambiente circostante. Senza dubbio una buona idea da ripetere nei prossimi giorni!