E’ proprio di questi giorni l’inizio dei lavori per la tracciatura della nuova bike lane in via Bardonecchia. Questa via in città è stata oggetto di importanti trasformazioni negli ultimi mesi. In molti hanno chiesto all’Amministrazione Comunale, nel corso del tempo, una maggiore sicurezza nella via, sulla cui direttrice sono presenti giardini pubblici ed un edificio scolastico. In molti hanno descritto questa via come una strada su cui purtroppo gli automobilisti raggiungevano velocità non consone.

L’Amministrazione Comunale si è fatta carico di queste richieste di maggior sicurezza provenienti dai residenti del quartiere Terracorta (e non solo), ed ha deciso di adottare alcune contromisure. Via Bardonecchia è la via d’ingresso del tracciato di SCM1 nel nostro comune, un tracciato che ha il pregio di collegare diversi comuni dell’area metropolitana del torinese partendo da Alpignano e giungendo a Torino, passando anche sul nostro comune per 7 km (a questo link trovate la spiegazione dell’intero progetto pubblicata sul sito della Città di Collegno).  Il servizio ciclabile metropolitano, SCM1 appunto, si differenzia dagli altri tracciati cittadini poiché ha valenza intercomunale mentre invece le diverse linee della Bicipolitana Collegnese sono percorsi unicamente comunali.

Proprio perché via Bardonecchia e l’ingresso sul nostro territorio di questo importante tracciato metropolitano dedicato alla mobilità sostenibile, è stata luogo di sperimentazione per l’attuazione di nuovi sistemi utili a rallentare la velocità diversi dai classici dossi, con obiettivo di distorcere la linea retta di percorrenza dei veicoli, obbligandoli quindi ad un progressivo rallentamento. Sempre sulla via abbiamo istituito il limite di percorrenza a 30 km/h e previsto l’istituzione delle bike lane, delle linee tratteggiate sulle corsie stradali di colore bianco. Questo tipo di istituto è previsto dalle normative vigenti in materia di codice della strada e permettono di rendere visibile sulla carreggiata la possibile presenza di velocipedi. Le corsie, denominate a “priorità ciclabile”, non sono altro che degli spazi all’interno dei quali i conduttori di biciclette possono rimanere sapendo che se si dovessero trovare sulla strada in contemporanea con veicoli a motore potranno giovare di un diritto di precedenza al transito. Nel caso in cui i velocipedi non fossero presenti su strada e fossero invece presenti solo delle automobili, queste potrebbero percorrere la strada valicando anche la corsia ciclabile e quindi senza subire una contrazione dello spazio a loro disposizione per la circolazione. Non si tratta quindi di ciclabili in sede riservata, cioè spazi in cui possono transitare solo le biciclette, ma di spazi, in realtà, utilizzabili anche da veicoli a motore.

Siamo convinti che una progressiva trasformazione della città in chiave maggiormente ecosostenibile debba passare inevitabilmente anche da alcune scelte coraggiose e innovative, come lo sono le bike lane. Queste sono di uso comune non solo in tutta europa ma anche in diverse città italiane che stanno progressivamente cambiando la loro impostazione di mobilità. In un mondo che ci chiede quotidianamente di provare a cambiare le nostre abitudini per ridurre l’inquinamento globale, siamo convinti che sia necessaria una scelta di campo. L’Amministrazione della Città di Collegno, come da programma elettorale, è e rimane dalla parte di una progressiva riduzione dei consumi in termini di CO2. Sappiamo benissimo che non tutti possono utilizzare mezzi alternativi all’auto per compiere i loro spostamenti quotidiani, ma pensiamo anche che tutti coloro che sono in grado di farlo debbano essere messi nelle condizioni di transitare in sicurezza nella nostra città.

Collegno è una città in continua trasformazione che ha l’ambizione di continuare ad essere una comune europeo. Il prolungamento della linea 1 della Metropolitana in direzione di Rivoli è un esempio in questo senso, che mostra in modo ancora più marcato in quale direzione si sta trasformando la mobilità cittadina. Siamo consapevoli e assolutamente convinti di dover aiutare questa progressiva transizione ecologica e continueremo a fare scelte in questo direzione tutelando nell’ordine prima di tutto gli utenti deboli della strada i pedoni, a seguire coloro che scelgono strumenti alternativi all’auto e infine coloro che guidano mezzi a motore.