Ho conosciuto Riccardo tramite i social. Mi ha scritto qualche giorno fa per incontrarmi e scambiare alcune idee sulla nostra città. Riccardo ha 27 anni ed è collegnese da sempre anche se questi ultimi anni li ha trascorsi in giro per l’Europa per motivi di studio e lavoro. Ora vive stabilmente a Bruxelles e con lui ci siamo confrontati ragionando sul tema della mobilità sostenibile in città. In questi anni stiamo sperimentando alcune novità sul nostro territorio e Riccardo lo ha notato.

📈 Ci siamo dotati del Piano Urbano della mobilità sostenibile, del BiciPlan e dell’Agenda della Mobilità per pianificare i nostri interventi in città;

🚴🚴‍♂️🚴‍♀️ Oltre a continuare ad implementare la nostra rete ciclabile cittadina, saremo uno dei pochi comuni attraversati da SCM1, il servizio ciclabile su scala metropolitana che collegherà Alpignano a Torino passando per Collegno per 7 km;

🚫🚗💨 Stiamo sperimentando nuove soluzioni per rallentare il traffico veicolare nelle nostre vite di quartiere, diverse dai classici dossi. Oltre all’istituzione delle nuove zone a 30km/h con percorsi condivisi auto e bici, utilizzando anche nuovi istituti come le bike lane, stiamo posizionando sul nostro territorio i dossi berlinesi e creando nuovi percorsi di rallentamento obbligato;

💡🛴 Ci siamo dotati di un innovativo servizio sharing monopattini, utilissimo per gli spostamenti su brevi distanze, che speriamo possa essere presto implementato con altri mezzi a ridotto impatto ambientale. Questo nuovo servizio sta riscuotendo molto successo in città anche per il carattere innovativo dei suoi stalli virtuali all’interno dei quali inizia e termina il noleggio;

La direzione intrapresa dalla nostra città è quella giusta, al passo di tante altre città che come noi condividono la sensibilità di una mobilità che tuteli tutti: il pedone, chi utilizza mezzi alternativi all’auto e chi utilizza mezzi a motore. Una mobilità che sta cambiando in tutto il mondo. Il confronto con Riccardo è stato molto costruttivo e ho raccolto spunti di riflessione importanti. C’è ancora molto lavoro da fare, e noi abbiamo il dovere di continuare a migliorare la nostra città, apprendendo anche da chi ha sperimentato ed acquisito certi meccanismi sul tema della mobilità sostenibile, prima di noi. Continueremo nella nostra azione di positivo cambiamento, lo dobbiamo all’ambiente e alle future generazioni.